Il primo centro abitato di Torino di Sangro si trovava in una zona più a valle chiamata Civita del Sangro, abbandonata nel XII secolo per un territorio più sicuro. Durante questo periodo il paese era sotto la giurisdizione dell’abbazia di San Giovanni in Venere, e solo agli inizi del 1400 divenne proprietà dell’abbazia di Santo Stefano, che però fu distrutto nel XVI secolo da un’invasione turca e non venne ricostruita.
Nel 1420 Torino di Sangro passò alle dipendenze della città di Lanciano a cui era stata venduta da una nobile famiglia. Da quel momento divenne feudo di svariate signorie fra cui i Piccinino, i D’Avalos e i Di Stefano.
[Fonte: Wikipedia]
Detto “Sangro River War Cemetery”, posto tra la riserva della Lecceta e il centro storico. Fu costruito nel 1946 in concomitanza con il Cimitero canadese di Ortona, in ricordo della Battaglia del Sangro, svoltasi lungo la Linea Gustav nella piana omonima, e combattuta specialmente a Casoli, Gessopalena, Taranta Peligna e Montenerodomo.
Il campo del cimitero è arricchito da lapidi bianche tutte uguali, alla maniera canadese, disposte in file eguali equidistanti, delle quali un tratto forma un semicerchio. Inoltre è posto un mausoleo per i caduti senza nome.
La Riserva Naturale Regionale “Lecceta di Torino di Sangro” si estende dalla foce del fiume Sangro fino alla collina dove si trova il Cimitero di Guerra Britannico, dal mare fino a circa 115 m di altezza. La variabilità morfologica e microclimatica fa si che ci sia la presenza di diversi habitat, il più esteso è rappresentato dal bosco a lecci e roverelle, con 465 specie vegetali (tra cui delle rarissime orchidee), 232 specie di farfalle e lepidotteri in genere, 60 specie di uccelli (e soprattutto rappresenta anche l’unico luogo dove è presente l’unica popolazione vivente in natura di testuggine terrestre (Testudo hermanni) simbolo della Riserva.
[Fonte: http://www.terracoste.com/leccetatorinodisangro/lambiente/]
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